Introduzione alla piattaforma pubblicitaria di Facebook e ai suoi principali strumenti.
Prima di entrare in merito alla piattaforma vale la pena soffermarsi sulla definizione di web marketing, personalmente trovo completa quella proposta da Paola Peretti “per marketing digitale si intende l’insieme di attività che, attraverso l’uso di strumenti digitali, sviluppano campagne di marketing e comunicazione integrate, targettizzate e capaci di generare risultati misurabili che aiutano l’organizzazione ad individuare e mappare costantemente i bisogni della domanda, a facilitarne gli scambi in modo innovativo, costruendo con la stessa una relazione interattiva che genererà valore nel tempo”.
È importante avere chiara la definizione proprio perchè Facebook, più in particolare Business Manager, è uno strumento di web marketing attraverso il quale sviluppare campagne di comunicazione targettizzate in grado di generare risultati misurabili e di costruire una relazione con gli utenti che porterà valore nel tempo.
La misurabilità dei risultati, la possibilità di mostrare le proprie inserzioni a un target preciso e la capacità di generare valore sono proprio gli aspetti su cui ci soffermeremo.
Prima di attivare una campagna su Facebook, o su qualsiasi altra piattaforma, è necessario avere ben chiari i propri obiettivi aziendali in modo da poterli “traslare” in obiettivi online, necessari per definire una conversione.
Per conversione si intende una precisa azione svolta dall’utente: potrebbe trattarsi di un acquisto ma anche la visualizzazione di una determinata pagina, il download di un file o anche l’invio dei propri dati come l’indirizzo e-mail.
Molti addetti ai lavori che si occupano di pubblicità online al fine di valutare i risultati di una campagna si affidano al ROI, io preferisco invece il CPA ossia costo per azione/conversione.
Si può affermare che una campagna stia registrando buone prestazioni quando il CPA è sostenibile, facciamo un esempio:
Vendo un paio di scarpe, valore della vendita 100€, detraggo i costi legati direttamente ad essa (es. costo di produzione 40€, tasse 20€, spedizione 10€ ecc…) mi rimangono 30€ di profitto, la domanda che devo pormi è “di questi 30€ quanti ne posso investire in comunicazione?” Supponiamo 10€, dunque il mio CPA, affinchè sia sostenibile, dovrà essere inferiore a 10€.
Riassumendo se ho speso meno di 10€ in pubblicità online per ottenere quella vendita posso ritenermi soddisfatto, l’obiettivo a questo punto diventerà ridurre il CPA quanto più possibile.
Adesso che abbiamo chiaro cosa (il nostro obiettivo) e come misurarlo (il nostro CPA) possiamo addentrarci all’interno della piattaforma pubblicitaria di Facebook.
Business manager è il tool attraverso il quale è possibile gestire tutti gli asset aziendali legati all’universo Facebook: pagine aziendali, profili Instagram, account pubblicitari, cataloghi prodotto, pixel di tracciamento ecc…
Vediamo di seguito le sue componenti principali.