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come aprire un ecommerce
Come aprire un e-commerce
13 Maggio 2022

La tipologia di Newsletter che può fare al caso tuo

Published by Lorenza Montaldo on 14 Luglio 2022
Categories
  • Marketing
Tags
    email marketing dem

    Potrei iniziare questo articolo supponendo che chi lo leggerà sappia già cosa sia l’email marketing. Dopotutto, chiunque riceve mail promozionali ogni giorno.

     

    Il valore di una mail promozionale, però, non si riduce al semplice “vendere di più”.

    Avere una lista di contatti, per un brand, è essenziale anche per conoscere il suo pubblico, capirne di più sulle sue abitudini e comportamenti. Pubblico che per diversi aspetti sarà differente da quello sui social e magari potrà convertire in percentuale maggiore.

    Maggiori informazioni il brand riesce ad acquisire sul singolo utente, più sarà in grado di proporgli un’offerta personalizzata. Sempre nel rispetto del trattamento dei suoi dati personali e della privacy policy sottoscritta. 

     

    Ma le mail che inviano i brand non sono tutte uguali? No.

    Facciamo chiarezza.
    Partiamo, come si faceva da piccoli, rispondendo al più grande dei PERCHÉ sulla questione.

     

    Perché fare email marketing

    Cosa significa DEM – Direct Email Marketing e perché questo canale sta tornando prepotentemente alla ribalta nel digital asset management?

    Riassumo tutto in un elenco puntato, così da sconfiggere anche la pigrizia del lettore più frettoloso. Successivamente scenderemo maggiormente in dettaglio. E allora lì, mi servirà la vostra piena attenzione.

    Avere una strategia di email marketing serve a:

    • Generare lead: otteniamo informazioni vere sui comportamenti degli utenti in cambio di contenuti o informazioni di qualità.
    • Creare connessioni: regaliamo valore all’utente e saremo ripagati, soprattutto se il valore è personalizzato sui bisogni di chi riceve il contenuto, che sia in forma di newsletter o di offerta speciale.
    • Incrementare la brand awareness: ritagliamoci un posto nella mente degli utenti. Potremo convertirli in clienti quando saranno pronti a effettuare l’acquisto.
    • Promuovere i propri prodotti o servizi: possiamo promuovere con efficacia i prodotti giusti, al momento giusto.
    • Tutto ciò si può fare mettendo in campo una strategia di lead nurturing con email targettizzate su liste di invio ben ‘lavorate’, che corrispondono a cluster e buyer personas analizzate nella strategia di marketing.

     

    Quali benefici possiamo trarre dall’effort che impiegheremo nell’email marketing?

    I NUMERI:

    • 2/3 degli utenti che ha effettuato acquisti su un e-commerce lo ha fatto a seguito una mail di email marketing
    • Nell’acquisizione di lead di valore, le email sono 40 volte più efficaci di Facebook e Twitter messi insieme
    • Uno studio del 2015 di dma afferma che per ogni dollaro speso in Email Marketing, c’è un ritorno di investimento medio di 38$ (ROI)

    I BENEFICI:

    • Incremento del traffico verso il sito web
    • I lead diventano in clienti
    • Gli acquirenti una tantum diventano clienti abituali
    • La comunicazione è mirata: più efficace di quella delle campagne di email marketing generiche
    dem email marketing come funziona

    Differenti tipologie di newsletter

    Innanzitutto, anche se le chiamiamo indiscriminatamente newsletter, quelle che riceviamo possono di rado essere definite tali.

    Questo perché esistono diversi tipi di mail che possiamo inviare, come azienda, o ricevere come utente.

    Si tratta di:

    • DEM
    • Newsletter
    • Automation
    • Messaggi transazionali

    Le prime due, spesso e volentieri, vengono confuse. Chiariamo subito le differenze.

     

    DEM, o Direct Email Marketing

    DEM è l’acronimo di Direct Email Marketing, e consiste nell’invio di mail prettamente promozionali, che hanno un solo scopo: la vendita.

    Queste mail vengono chiamate, per praticità, DEM.

    Possono contenere codici sconto, promuovere offerte promozionali o comunicare il lancio di un prodotto, incoraggiare l’utente a scaricare un omaggio (come un ebook) o promuovere una prova gratuita di un prodotto.

     

    DEM: quando la newsletter aumenta le vendite

    Sebbene le DEM talvolta possano essere percepite come fastidiose, se di valore, hanno ottime possibilità di generare conversioni.

    Un esempio? Quando le campagne DEM ripropongono ad un utente un prodotto già acquistato per cui ha lasciato feedback positivi, un succoso codice sconto, un’offerta a breve termine imperdibile…

     

    Le newsletter: la definizione

    Letteralmente, si tratta di un bollettino di notizie, non necessariamente periodico.

    Tuttavia, nell’email marketing, le newsletter vengono inviate con una certa frequenza e contengono aggiornamenti utili o interessanti per gli utenti. È una newsletter quella del giornale online che fornisce aggiornamenti quotidiani con le notizie dal mondo.

    Le newsletter possono contenere:

    • i nuovi post di blog
    • presentare case studies
    • informare
    • raccontare un traguardo raggiunto o l’evoluzione di un prodotto
    • presentare degli eventi. Specifico, presentare. Non promuovere.

    Le newsletter aziendali, ad esempio di tipo corporate, possono essere inviate a liste di dipendenti, come newsletter aziendali interne, o a terze parti, come aziende partner o collaboratori nel settore B2B, come newsletter aziendali esterne.
    In entrambi i casi, per condividere informazioni e aggiornamenti.

     

    Automation

    Le mail di automation sono fondamentali: sono da includere in ogni strategia di email marketing.

    Sono mail attivate da trigger, e si tratta di:

    • mail di benvenuto ai nuovi iscritti alla newsletter
    • di auguri agli utenti che festeggiano il compleanno
    • promemoria per il carrello abbandonato
    • drip campaign che coltivano i lead fino a convertirli in clienti
    • richieste di recensione del prodotto recentemente acquistato

     

    Transactional email

    Sono simili alle automation, ma sono legate al processo di transazione o acquisto.

    L’utente le riceve come:

    • conferma o modifica di un ordine
    • avvenuto pagamento
    • aggiornamenti sulla spedizione
    • promemoria di appuntamenti o eventi
    email marketing funnel

    Quando iniziare con l’email marketing?

    Le strategie di email marketing sono applicabili dal TOFU (top of the funnel) al BOFU (bottom of the funnel) di ogni strategia di marketing.

    Se cambiamo gli obiettivi di ogni campagna di email marketing e adattiamo la strategia, possiamo utilizzare questo potente strumento per guidare un lead attraverso la pipeline fino all’acquisto e alla conclusiva fidelizzazione quale cliente.

     

    Impostare la strategia di email marketing

    1. Valuta le tue necessità in merito allo stack tecnologico.
      • Quante mail pensi di inviare su base mensile? Analizza le liste di invio di cui sei in possesso e fai una previsione iniziale rispetto al tasso di crescita dei futuri iscritti alle tue campagne di mailing.
      • Sulla base di questa valutazione numerica, potrai definire le tue necessità di dimensionamento. Decidere se puntare su un server dedicato implementando un software custom, o rivolgerti ad un servizio online di email marketing e automazione.
    2. Crea un form, così che gli utenti possano iscriversi.
      • Richiedi poche informazioni. Richiedine altre in seguito: potrai segmentare meglio il tuo pubblico
      • Prepara una mail di benvenuto che confermi l’avvenuta iscrizione alla lista
    3. Scegli la tipologia di campagna più adatta ai tuoi obiettivi. Per esempio:
      • Puoi creare una campagna che dopo tot giorni dall’iscrizione invia una newsletter.
      • Puoi creare un template per una mail di automation per sollecitare il ritorno sul sito o al carrello abbandonato.
      • Puoi creare in anticipo tutte le email di automation per compleanni, festività, ecc.
    4. Definisci un Piano Editoriale, una programmazione per le tue email.
      • Il troppo stroppia, soprattutto se si inviano mail perché ci si è prefissi di farlo e non per offrire valore reale all’utente.
      • Sulla base della profilazione degli utenti e della creazione delle liste, definisci sempre ogni quanto inviare le mail e a chi. Quali mail inviare a tutti gli utenti, quali inviare agli utenti più attivi, in che modo farsi strada nel cuore dei nuovi iscritti.
    5. Misura i risultati. I dati da monitorare:
      • Open rate: quante persone hanno aperto la tua email.
      • Click: quanti click sono stati effettuati sui bottoni della tua campagna*
      • Bounced: quanti utenti non hanno ricevuto la tua mail perché è ‘rimbalzata’ in qualche filtro antiSPAM per un titolo mal scritto o un problema di blacklisting?
      • Unsubscribed: quanti utenti hanno deciso di rimuoversi dalla tua lista dopo aver ricevuto la tua ultima mail?

    *Con i parametri UTM questi dati potranno essere ancora più precisi.

     

    Pensi che le tue email non siano abbastanza efficaci?

    Di seguito ti daremo qualche consiglio utile a migliorare la tua strategia. Ricorda, però, che questi consigli servono a migliorare, non a risolvere problemi.

    Per capire dove si sta sbagliando e come aggiustare il tiro della propria strategia di email marketing, occorre affidarsi a dei professionisti.

    scrivere email dem marketing

    Quale tipologia di email fa al caso tuo?

    Possiamo affermare che esista una risposta alla domanda: “qual è il giusto tipo di email che fa al caso mio/del mio brand?” No. Perché sulla base della propria strategia di marketing, le necessità possono cambiare.

    Potreste dover inviare ogni tipo di mail sopra menzionato, oppure solo alcune. Dopo un’attenta analisi, sarà facile stabilirlo. Ed è proprio qui che entrano in gioco i professionisti.

    Affidandovi ad un’agenzia di digital marketing e web analytics sarete guidati in un percorso strutturato e finalizzato al raggiungimento dei vostri obiettivi.

    E ora, qualche consiglio per voi.

     

    Come creare newsletter di successo

     

    Quali immagini scegliere per le newsletter

    Come sempre, in ambito professionale, la risposta giusta è solo una: dipende.

    Diffidate sempre degli assolutismi, di cose da fare e da non fare assolutamente.

     

    Partiamo dalle basi. Le immagini da scegliere per le newsletter, per un discorso di legalità, non dovrebbero mai essere foto che non vi appartengono, soprattutto se state promuovendo un prodotto o servizio.

     

    Esistono tuttavia siti di foto di stock, dove le immagini possono essere scaricate e utilizzare gratuitamente (es.: Unsplash, Pixabay, Pexels), menzionando l’autore. Per chi ha bisogno di maggiore scelta, esistono siti di stock photos a pagamento.

    Una volta selezionata l’immagine desiderata, assicuratevi di ridurne la risoluzione e il formato, per far sì che l’immagine non appesantisca la mail, rallentandone il caricamento una volta raggiunta la casella di posta del destinatario.

     

    Nelle newsletter, potete anche inserire collegamenti a video su YouTube o GIF, se queste fanno parte del vostro stile di comunicazione.

     

    Esempi di newsletter di successo

    Siamo arrivati a un punto cruciale.

    Qui non ti regalerò la formula magica della newsletter perfetta e di successo, o un esempio preconfezionato da copiare nella tua strategia.

     

    Per essere di successo, una DEM o una newsletter, deve essere adatta. Deve essere il miglior veicolo per quell’informazione/offerta che volete condividere.

    Solo così sarà perfetta ed efficace. 

     

    In ogni caso, ti aiuterò fornendoti alcuni esempi che possono migliorare la tua capacità di analisi di una buona strategia di email marketing.

     

    Alcuni brand che si distinguono:

    • Apple, con le sue DEM
    • Le newsletter di Zalando
    • Later, con i suoi consigli
    • Morning brew, con i suoi aggiornamenti quotidiani
    • Una parola al giorno
    • H&M con le sue DEM e automation mirate

     

    La lista potrebbe andare avanti, e avanti…

     

    Cosa hanno in comune queste newsletter (email) di successo?

    1. Forniscono valore agli tuoi utenti
    2. Ricontattano gli utenti silenti per avere nuovamente la loro attenzione
    3. Usano dei lead magnet forti
    4. NON SCRIVONO TUTTO IN MAIUSCOLO
    5. Non inviano troppe mail se non hanno valore per l’utente
    6. Creano un oggetto che catturi l’attenzione: anteponi in beneficio
    7. Vanno dritto al punto: no scrivono mail lunghissime prive di sostanza 
    8. Curano l’estetica quanto il copy: un muro di testo, anche se scritto bene, sarà illeggibile
    9. Evitano le parole trigger, che possono spaventare l’utente o fare leva in modo sgradevole sulle sue paure
    10. Usano la loro voce: non inviano ai clienti pallosi (doveroso) comunicati stampa. Una mail che converte sarà chiara, cristallina, come l’acqua che scorre*
    11. Presentano sempre una Call to Action
    12. Sono duttili: anche una strategia sbagliata, fornisce informazioni preziose per correggere il tiro.

     

    Spero di aver fugato alcuni dubbi sull’email marketing e averti fornito i primi rudimenti per muoverti in questo mondo.

     

    Tuttavia, fare strategia di email marketing non è affatto banale, non è per tutti, e non si può insegnare una professione con uno o più blog post. Diffidate, per i vostri interessi, di chi fa simili promesse.

     

    I più lungimiranti e consapevoli del potenziale del loro brand si rivolgono a dei professionisti.

    Un’azienda di digital marketing strutturata, può individuare obiettivi concreti e delineare una strategia in grado di raggiungerli.

     

    Image Credits:

    1. Photo by Stephen Phillips – Hostreviews.co.uk on Unsplash
    2. Photo by Campaign Creators on Unsplash
    3. Woman working on laptop online by DragonImages

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